Piove sul giusto e sull’iniquo.
Piove sul bagnato. E sul necessario.
Sui fiumi gonfi e sul mare.
Mai dove dovrebbe.
Beh, “potrebbe essere peggio.” E piove.
Ampie pozze acide e fangose,
lordano il sandalo e il mocassino fighettino.
I rigagnoli in baruffa schizzano
i vestiti presuntuosi, untuosi e luccicosi,
del manager bancarottiere
e gli stracci senza scelta
del senzatetto infreddolito.
Piove sul ricco ingrassato e sul povero emaciato,
sui fasti della villa, e sulla baracca fatiscente.
Sull’operaio e sul politico,
sul buono e sullo stronzo.
E, perché no, anche sul brutto e sul cattivo!
Tutti uguali sotto la pioggia!
“Piove, senti come piove,
Madonna come piove“.
Ma vaffanculo, va.
Almeno in questo far selezione no, eh?
Amo questo tipo di poesia ermetica, in cui il significato recondito può apparire celato e per capire deve approfondire… 😛
ahahahah! Quasi imperscrutabile… 😀