Nasco con il sogno di diventare meccanico.
Ignoro il motivo ma, durante l’infanzia, avere le mani sporche di grasso mi affascinava al punto da passare le ore fingendo di aggiustare la bicicletta da qualche guasto.
La scelta di conseguire il diploma scientifico-tecnologico non fu dettata tanto da velleità ingegneristiche quanto dal fatto che non avevo la minima intenzione di fare latino. Grazie ad alcuni insegnanti incapaci e alla poca voglia di fare, che contraddistingue l’adolescente medio, scoprii che fondamentalmente non mi fregava niente della maggior parte delle materie che mi venivano spiegate.
O meglio, fatte in altri modi e in altri tempi le avrei sicuramente apprezzate di più, e forse non avrei alcune lacune che ancora oggi cerco di colmare.
Quando ci penso cerco di consolarmi con la frase di Tolstoj: “Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.”(3).
Certo, non sono un genio ma fa lo stesso.
Nei confronti della matematica e della fisica, peraltro basilari del corso, ho maturato la convinzione che l’unica legge la cui previsione sia prossima al 100% è la Legge di Murphy.
Terminati a fatica gli studi, approdai all’Università di Genova alla Facoltà di Scienze della Formazione, corso di Psicologia, dove i risultati furono decisamente più incoraggianti e soddisfacenti. Fu proprio qui che, grazie a docenti preparati e competenti, imparai ad apprezzare l’importanza del metodo scientifico, del metodo e delle fonti, forse perché per la mia formazione ero comunque poco incline alla psicoanalisi e più alla ricerca.
Questo non mi impedì di non riuscire comunque a passare l’esame di dottorato.
Almeno con l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione mi è andata meglio.
Il che, in luce delle Leggi di Murphy, è piuttosto ovvio visto che volevo fare il ricercatore in Università.
Momentaneamente mi barcameno tra brevi lavoretti di vario tipo (ho fatto un paio di porta a porta di cui si può trovare traccia in qualche post ma, per fortuna, attualmente lavoro come tecnico teatrale. E di questo si può trovare traccia nelle mie foto..), quando non sono disoccupato, cosa piuttosto comune di questi tempi.
Mi è capitato di fare diversi lavori: il magazziniere, il pinguino che apre la porta dei negozi ai ricchi spocchiosi, il commerciale per due aziende diverse, il tecnico per una compagnia di teatro ragazzi che ha girato il mondo e per due festival di musica classica in cui mi sono esercitato come fotografo.
Al momento, invece, mi trovo all’interno di un progetto di accoglienza in veste di operatore socio educativo.
Esperienze diverse rispetto a dove ero partito ma di cui, solo ora che le posso osservare a distanza, riconosco il valore formativo nell’aver cambiato la mia persona. Non sempre si è trattato di frangenti facili, anzi, l’esatto contrario ma ognuna di esse, nel bene o nel male, mi ha lasciato qualcosa che ho potuto usare in altre occasioni.
Un piccolo tassello di un me stesso che prendeva maggior chiarezza nei suoi contorni.
E che, proprio per la tortuosità del percorso, ha ritrovato la motivazione a riprendere una strada momentaneamente sospesa.
CONTATTO : emporiocircolare@gmail.com
3 Nell’introduzione curata da Serena Vitale a Resurrezione di Lev Nikolaevič Tolstoj, Ed. Garzanti.
In Testata: © Photo by D.Tarozzi
Beh, sembra una frase fatta, ma sei un grande.
Sono appena arrivato al tuo blog, ho letto tre cose tre, e mi ci sono iscritto subito, perché quando in certe cose c’è del valore credo che lo si capisca subito.
Dunque, ci si rivede da queste parti, ok?
Ciao! 🙂
Luca
Ti ringrazio per le belle parole.. 🙂
Assolutamente ci si rivede. Ho letto alcune cose del tuo blog ma ho realizzato di aver bisogno di uno spazio maggiore per dedicargli il tempo che merita, quindi a presto!
Ciao!
Oh, grazie! Sarà un onore saperti lettore delle mie cose e, ribadisco, io lo sarò di frequente delle tue.
Ciao!
…. alcune strade si imparano sbagliandole altre semplicemente intuendole.
Bella presentazione, a cuore aperto… grazie. !
Mi auguro solo che sia un processo non troppo lungo.
No, grazie a te.
ho idea che quel tipo di processo… per come lo vedo io… non termina mai, alcune anime sono inquiete sulla strada dell’affermarsi, ti auguro strada breve per la prima fermata… ok?
Ti ringrazio per la tua dolcezza.
beh è il minimo verso chi inizia una presentazione con “nasco con il sogno”…. capisci? grazie per condividere
Capisco che devi essere una bella persona. 🙂
Grazie a te, sul serio.
ho la stessa idea.. sul serio! e ti dirò di più chi ama leggere (e tu mi pare che lo faccia un po’ ;-)) fa due regali uno a sé e l’altro a chi lo frequenta. …”…..se l’anima non è angusta!” ….
mi piace la lentezza con cui sto viaggiando nel tuo blog…il giusto tempo per ogni parte che hai donato in questo tuo spazio.
E’ importante il percorso che hai fatto per diventare l’uomo che sei adesso, non ci sono errori.
Solo altre strade, che alla fine poi ti han comunque portato ad essere te.
🙂
Ti ringrazio per l’attenzione che mi stai dedicando. 🙂
Ne sono convinto anche io. Nel bene o nel male tutto ti manda verso una direzione e ti porta a fare delle scelte in conseguenza di quello che accade.
Non potrei essere più d’accordo. 🙂
Mi iscrivo fulmineamente! E’ veramente un piacere leggere quello che scrivi, anche se lo sto dicendo da una prima impressione empirica della grassa cifra di quattro post. Ma prevedo che divorerò pagine su pagine al prossimo pomeriggio in cui evaderò i miei doveri 😀
🙂 Grazie mille e benvenuta.. In effetti potrebbe essermi andata molto bene nella tua scelta dei campioni perché sono molto incostante.. 😉
Ahahah, le faremo sapere, le faremo sapere xD
Rimango in attesa allora.. 😀
Hai ancora poco tempo per morire giovane, ma un sacco di tempo per capire che non avevi capito nulla.
Ciao Matteo
Se vengo spesso in macchina con te il tempo per morire giovane potrebbe anche bastare. Sarebbe comunque una conquista arrivare a quella conclusione, in un qualche modo.
Ci vediamo presto.