Matisse a Palazzo Diamanti

 Mi trovo per tre giorni a Ferrara, a poco più di 500 metri da Palazzo Diamanti, dove si svolge la mostra “Matisse: la figura” e ne approfitto.

Il primo impatto alla biglietteria non è dei migliori, il prezzo è uguale alle Mostre di Palazzo  Ducale a Genova ma non include l’audioguida e già mi gira il cazzo (nemmeno in Liguria la fanno pagare a parte, nonostante i luoghi comuni sui Genovesi). Faccio parte di quella categoria di persone che quando si parla di arte e di pittura ha bisogno Continua a leggere

Al Ducale (sempre lì..) per Munch

Di arte non so veramente nulla e quel poco che conosco lo devo ad una parte di memoria prevalentemente di tipo visivo (perché l’altra parte si occupa di ricordare ogni genere di informazione completamente inutile) e alle lezioni di arte delle scuole medie. Risale proprio ai vecchi banchi pieni di scritte l’incontro con uno dei pochi artisti capaci di attirare la mia attenzione e solleticare il mio interesse (in realtà è una colossale balla. Nel momento in cui Continua a leggere

Nostalgia Genovese e Doisneau

Diario

Festeggio la liberazione da un periodo di cattività più o meno forzata e autoimposta con un index1bel bagno di folla sulla scia delle nostalgie universitarie e me ne vado a Genova, dal mattino presto come quando ero studente (non proprio con lo stesso treno perché non sono ancora così sadico con me stesso), ben intenzionato a fare delle foto, a trascorrere il tempo in giro per i vicoli, a comprarmi un cappello e a vedere la mostra di Doisneau al Palazzo Ducale.

Avevo guardato le previsioni il giorno prima e solitamente “pioggia leggera” significa “mi paro il culo ma tanto non piove”. Invece questa volta significava
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Le due giornate di Milano (Cinque mi sembravano troppe)

In questo periodo ho un gran bisogno di fuggire e di andarmene lontano, in altri posti. Lontano dall’essermi reso conto che certi lavori non li farei nemmeno per 4000 euro al mese e mi ritrovo a farne uno di questi per molto meno. Però, come mi ripeto di frequente, “potrebbe andare peggio potrebbe piovere“. Così sono partito e me ne sono andato a Milano a farmi un giro per qualche mostra, giusto per obbligare il mio cervello a fare qualche sforzo diverso dal leggere o dormire davanti ad un film.

Mi portano in Piazza Scala – Gallerie d’Italia, la cosa che mi stupisce più di tutte è quella parola che mai si sente dire all’entrata dei musei : gratis. Continua a leggere

Invalidità, Mirò e McCurry

Lo ammetto, invalidità è una parola grossa ma “indisposizione” non mi piaceva, “infortunio” nemmeno e quindi ho scelto “invalidità” (aggiungerei anche “temporanea” [un paio di giorni non di più]).

Dunque, a causa di una leva articolare troppo decisa subita al braccio, durante  l’allenamento di giovedì, ho deciso (in realtà ho il gomito un attimo bloccato e con la scioltezza di robocop, non avevo grandi alternative) che sabato era il caso di stare fermo e non fare nessuno sport. Quindi ho improvvisato e me ne sono andato a fare giornata a Genova con l’intenzione di guardare McCurry e fare due foto.

Alla fine ho visto anche Mirò  Continua a leggere