Le porte finalmente si aprirono sbattendo con forza.
La luce illuminava a giorno tutto lo spazio disponibile.
Il colpo sordo rimbombò con prepotenza: << Giorgio è il solito incapace. >> pensò Franco senza mutare d’espressione. Stava al centro, circondato dai tre sacerdoti che cercavano di trascinarlo verso l’uscita laterale.
Entrarono i quattro cavalieri, armati di spade, con le casacche blu che scendevano fino al ginocchio, strette in vita da una cintura di stoffa dello stesso colore. Lo stemma sul petto brillava di riflessi dorati definendo il profilo stilizzato di un dragone. Si misero uno a fianco dell’altro e si rivolsero al gruppetto di sacerdoti, gridando spavaldi:
<< Dov’è Becket, il traditore del Re? >> Continua a leggere