Undici Solitudini – Richard Yates

Undici solitudini è una raccolta di racconti il cui titolo è sufficientemente evocativo a spiegare quale possa essere il filo conduttore delle storie. Yates narra quindi di un ragazzino che cerca di integrarsi nella sua nuova classe, di un sergente addestratore e il suo plotone di uomini, di una moglie con il marito ricoverato in ospedale, di scrittori che inseguono un sogno, mariti frustrati, future mogli già non considerate prima del matrimonio, musicisti venduti, in un mosaico variegato di Continua a leggere

Un pianto inconsolabile – Racconto

Era un luminoso lunedì di Maggio quando Tommaso iniziò a piangere.

Il sole era allo zenit e la terra era ormai completamente asciutta dalla rugiada del mattino.

Era seduto a terra, i fili d’erba gli solleticavano garbatamente le gambe scoperte mentre giocava con dei sonagli di legno chiaro e dei cubi colorati. I genitori erano in casa, la mamma cucinava e il padre lavorava al computer.

Nel giardino Tommaso stava all’ombra di un’alta pianta dalle folte fronde, circondato dal suo mondo di giochi silenziosi. Macchinine senza pile, strumenti musicali che non suonavano e Continua a leggere

La solitudine di un viaggiatore

Non credevo mi piacesse viaggiare.

Se qualche anno fa qualcuno mi avesse detto che avrei passato buona parte del mio tempo a spostarmi da un posto all’altro senza fermarmi più di due giorni nello stesso luogo avrei risposto che non faceva per me, che ho bisogno di casa, di abitudini, di sicurezze quotidiane. Sono vere entrambe le cose. Ogni periodo ha la sua priorità e le sue esigenze ma nessuna di esse svanisce, perde solo temporaneamente valore per riprenderlo in un altro momento. Ora la priorità è non fermarsi e stare piacevolmente in una realtà che non consente di mettere radici, fatta di tante facce, di tante foto e altrettanti istanti superficiali e fugaci, in modo da evitare quella ripetitività delle giornate che mi annoia.

Non è vero che mi annoia. Mi fa proprio paura.

C’è chi viaggia per trovare sé stesso e chi per perderlo, per Continua a leggere

Il silenzio dei rumori

Serata volontariamente da eremita.

Mi sono sistemato in una casa in mezzo al nulla. Da solo. In tutta la valle ci sono solo la strada, il fiume e qualche casa qua e là fagocitata dal verde. Fa un poco freddo e con questo pretesto mi sono bevuto un bicchierino di tequila. Avrei preferito qualche altra cosa perché il sapore mi ricorda molto una delle ultime sbronze che ho preso. A base di mezcal e tequila appunto. Prognosi: Continua a leggere