I genitori lo avevano chiamato come colui che era “uscito dalle pagine del suo promotore” ma i più lo ricordavano come quello che si era spinto troppo oltre il limite del consentito. Di giada vestito, indossava la noia di tutti i giorni con finta disinvoltura mentre sorrideva alle vetrine dei negozi durante interminabili passeggiate che non lo conducevano da nessuna parte. Veniva dai luoghi delle nebbie, dove il sole annegava nella foschia e smarriva i suoi raggi tra le braccia umide del tedio. In sostanza, si rompeva parecchio i coglioni. Le giornate si susseguivano inconcludenti senza Continua a leggere