“La vita non dura che un istante, perciò bisogna vivere facendo ciò che si ama. In questo mondo illusorio è follia vivere nella sofferenza, facendo ciò che non vogliamo fare.”
Yamamoto Tsunetomo (1659-1719)
(Bushido: La via del Guerriero, Feltrinelli, p.164)
Un samurai (Toshirō Mifune) ormai rimasto senza un signore da servire (e quindi diventato un ronin) giunge in un piccolo paese soggiogato dalla rivalità tra due Yakuza che si contendono il primato del potere a colpi di morti. Nessuno dei due tuttavia riesce a prevalere e quindi gli unici a rimetterci sono gli abitanti del paese che vivono perennemente barricati nelle loro case. Il samurai si offre quindi come guardia del corpo (da qui il significato del titolo originale Yōjinbō) al miglior offerente e diventa l’oggetto di una disputa tra le due fazioni che vorrebbero Continua a leggere →
Faccio parte della nutrita schiera degli strizzacervelli. Non so, viste le psico-sciocchezze che si sentono da tutte le parti, se io debba andarne fiera. Fatto sta che più faccio questo mestiere e più mi piace. Perché non ha granché in comune con quel che si dice in giro. E allora che facciamo di tutte le psico-corbellerie da cui siamo circondati? Io una modesta proposta ce l'avrei: le piazziamo in questo blog!