Rosso e viola

Un cielo rosso e violaceo mi spinge ad uscire a rimirare il tramonto in giardino. Mi rimane non più di una crepuscolare mezzora. Fisso l’orizzonte perdendo tempo, fingendo di pensare, ma la testa è vuota.

Un uccello si appoggia al gazebo. Sento gli artigli Continua a leggere

Un momento di felicità

In realtà non sono sicuro si trattasse proprio di felicità.

Non sono mai stata una persona dai grandi entusiasmi, dalle esplosioni di gioia incontrollate. Anzi, non ricordo di aver mai esultato, per una vittoria, un successo o un qualunque obiettivo raggiunto. La massima espressione è sempre stata una sensazione di leggerezza momentanea, che non mi sono nemmeno mai permesso di assaporare perché era più importante passare oltre.

Arrivato alla fine, archiviavo tutto e cercavo altro.

L’unico momento in cui io mi sia sentito veramente libero è stato Continua a leggere

Non ha un nome preciso

Non ha un nome preciso.

E’ una sorta di malinconia che ogni tanto ticchetta alla mia porta. Ultimamente ci vediamo così di rado che è quasi un piacere aprirle. Mi ricorda chi ero e forse chi sono ancora. Nascosto dietro a questi muri di indifferenza.

Mentre vago per casa nelle interruzioni in cui Continua a leggere

Ero bambino

Parlare male dei viaggi su trenitalia riesce ad essere persino più facile che sparare sulla croce rossa.

In anni di università (e forse non solo in quelli) non ho collezionato altro che “ci scusiamo per il disagio” ma intanto dovevo comunque stare in stazione ad aspettare un treno perennemente in ritardo. Accetto le scuse Continua a leggere

Incontri ravvicinati con la polizia di frontiera tedesca

Si sa che le frasi migliori sono sempre quelle che non riescono mai a vedere la luce e rimangono ben nascoste a riposare nei meandri del cervello.

Le occasioni per dire qualcosa spesso non vengono colte anche se l’imperativo di proferire verbo si presenta lampante e chiaro come il tabellone luminoso delle partite di baseball. La tentazione è fortissima, la situazione è ben delineata, la frase è perfetta ma i motivi per evitare hanno la meglio.

A volte con ragione, altre volte no.

Poco più di una settimana fa stavo guidando nell’autostrada che collega i Paesi Bassi alla Germania, sul tratto che porta direttamente a Berlino. Avevo appena passato il confine quando Continua a leggere

Un bagliore nel buio

Le illuminazioni arrivano all’improvviso.

Intuizione, insight, epifania che dir si voglia, l’idea è più o meno sempre quella.

Durante un ragguardevole viaggio di ritorno a notte inoltrata me ne stavo alla guida della mia autovettura immerso nei miei pensieri ed in particolare ad elucubrare in proposito di questo passaggio degli Eroici Furori :Desideriamo il bello e buono; ma il vedere non è bello né buono, anzi più tosto quello è paragone o luce per cui veggiamo non solamente il bello e il buono, ma anco il rio e brutto. Però mi pare ch’il vedere tanto può essere bello o buono, quanto la vista può esser bianco o nero: se dunque la vista (la quale è atto) non è bello né buono, come può cadere in desiderio?” e su tutte le sue possibili conseguenze gnoseologiche, quando la risposta al quesito immediata arriva sotto forma di un bagliore improvviso, roboante, potente, inevitabile in tutta la sia chiarezza fino a rischiarare a giorno la direzione della strada che stavo percorrendo accompagnato con un bicchierino di cognac da intellettuale bohémien e una buona aria di musica classica…

Ok. La smetto con le cazzate, la realtà è Continua a leggere

Dipinto di un crepuscolo

Coricato sulla sdraio verde, palmi delle mani sotto la nuca, me ne sto a guardare un cielo senza nuvole. Una specie di corda annodata che penzola dal gazebo si staglia in contrasto con il blu e si muove lentamente a destra e a sinistra. Sembra una ballerina che danza. Dovrei fotografare quel nodo, me lo dico da diverse sere ogni volta in cui lo vedo, ma non lo faccio mai. Le prime due stelle della sera si vedono Continua a leggere

Di cieli stellati

Vorrei poter dire di essermi ritrovato parecchie volte a guardare in aria con fare romantico e pensoso, tipico degli animi profondi come luogo comune e ancor più tipico nei cialtroni che recitano una parte non loro, Continua a leggere

Incontro (mancato) in autostrada

Due cose mi irritano in una maniera indicibile (forse sono anche qualcuna in più) quando sono alla guida : 1) l’uso fanatico degli abbaglianti di chi arriva a tutta velocità chiedendo strada già due chilometri prima di arrivare in prossimità del mio culo come se stesse facendo la 24 Ore di Le mans  (qualunque forma di buonsenso e adattamento alla realtà suggerirebbe anche ad una delle forme più elementari di verme piatto o pianta grassa che, evidentemente, si è impegnati in Continua a leggere