Un pianto inconsolabile – Racconto

Era un luminoso lunedì di Maggio quando Tommaso iniziò a piangere.

Il sole era allo zenit e la terra era ormai completamente asciutta dalla rugiada del mattino.

Era seduto a terra, i fili d’erba gli solleticavano garbatamente le gambe scoperte mentre giocava con dei sonagli di legno chiaro e dei cubi colorati. I genitori erano in casa, la mamma cucinava e il padre lavorava al computer.

Nel giardino Tommaso stava all’ombra di un’alta pianta dalle folte fronde, circondato dal suo mondo di giochi silenziosi. Macchinine senza pile, strumenti musicali che non suonavano e Continua a leggere

All’uscita di scuola – Racconto

La maestra la riprese perché parlava.

Mortificata reclinò lo testa, nascose le mani sotto il banco e fissò il suo astuccio colorato che riposava sul bordo nero dove si appoggiavano le penne. Non fu sgarbata, si limitò a chiamarla per nome certa che sarebbe bastato per riportarla nei ranghi dell’attenzione ma non poté fare a meno di sentirsi ferita. Era una bambina solitamente silenziosa ma nonostante questo aveva, ogni tanto, improvvise esplosioni di Continua a leggere

Mi capisci quando parlo?

La ricorrenza dei malintesi nella vita è piuttosto comune ma uno in particolare si sussegue con precisione svizzera. Ed è riassumibile con un episodio della mia infanzia.

Erano le elementari e mi trovavo sul pulmino della scuola. Ero quasi arrivato alla mia fermata. Me ne stavo sul mio sedile a farmi i cazzi miei quando un altro bambino mi si avvicina e mi fa:

<< Mi capisci quando parlo? >>

Il bambino in questione non era il ritratto dell’avvenenza e puzzava pure. Non solo. Ogni volta che parlava Continua a leggere