Pets, Vita da Animali – Chris Renaud & Yarrow Cheney

Max è un cagnolino d’appartamento che vive insieme alla sua padrona Katie. Quando lei va al lavoro Max non farebbe altro che aspettarne il ritorno ma trascorre invece le giornate insieme agli altri animali dei vicini di casa. La sua vita è in perfetto equilibrio, almeno fino a quando Katie non decide di prendere un altro cane, l’enorme e peloso Duke. Se il nuovo arrivato sembra piuttosto dispostoimages alla convivenza, Max non è dello stesso avviso e cerca di escogitare un sistema per cacciare Duke. Peccato che il piano prenda una piega imprevista: vengono entrambi catturati dall’accalappiacani e successivamente liberati da una bizzarra banda di animali comandata da..e da qui in poi è meglio guardare il film.

Fresco e divertente cartone animato senza particolari originalità nella trama, l’idea della strana coppia è ormai ipersfruttata in una tale infinità di contesti da perderne il conto, ma con diverse gag funzionanti (il barboncino dal portamento nobile che toglie la musica classica per pogare sui System of a Down è meraviglioso, tanto per dirne una [senza considerare che la canzone è Bounce ed è una scelta piuttosto curiosa in un film per bambini]), una struttura narrativa fluida e assolutamente ben ritmata. Il rischio della banalitàindexas è scongiurato da un buon plot e da una sequela di personaggi divertenti (anche se privi di grandi guizzi e senza particolari idee): il coniglietto psicopatico Nevosetto, il maiale Tatuaggio, la gatta Chloe (che riprende molto bene alcuni luoghi comuni dei gatti) e così via. Forse la migliore è Gidget che, per quanto rimbambita dalle telenovelas, è una perfetta coprotagonista e porta avanti (un pochino più in piccolo rispetto ad altri) il filone del femminile che non ha bisogno di essere salvato dal maschio di turno, ribaltando i vecchi stereotipi disneyani della donna immobile in attesa del principe azzurro.

A dire il vero ormai nemmeno la Disney stessa propone più questi stereotipi, per fortuna.index

Come tutti i prodotti cinematografici per bambini anche Pets tiene conto degli accompagnatori e quindi strizza l’occhio agli adulti, sia con costruzioni e gag rivolte a loro ma anche con una serie di citazioni ad altri film famosi in maniera più o meno evidente o vaga, Manhattan (l’inquadratura del ponte), Il fuggitivo (le fogne), A qualcuno piace caldo (“Nessuno è perfetto“) e Alien (quando Nevosetto e gli altri si travestono [citazione fatta alla stessa maniera in cui eedeavveniva in Shrek]).

Non c’è molto altro da dire. Non è un cartone animato epocale, tale da diventare una pietra miliare dell’animazione e nemmeno una di quelle capaci di entrare a pieni titoli nell’immaginario iconografico comune, ma è gradevole e divertente e tanto basta.

Da vedere, se non altro per alcune scene.

Giudizio in minuti di sonno: Dormito al primo tentativo, recuperato al secondo dopo aver provato a guardare inutilmente Rockandrolla per la quarta volta. Rinunciato per guardare Pets.

 

Secondo me....

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