The words – Brian Klugman & Lee Sternthal

Clayton Hammond (Dennis Quaid) è un acclamato scrittore che, di fronte ad una platea di persone, legge due brani del suo ultimo romanzo, il cui protagonista è Rory Jansen (Bradley Cooper) un aspirante scrittore in attesa di essere pubblicato. Rory vive con la compagna Dora (Zoe Saldana) che lo sostiene e lo incoraggia nonostante si trovino in difficoltà economiche. I tentativi di essere riconosciuto vanno tutti a vuoto the wordsma durante il viaggio di nozze a Parigi comprano un vecchio portadocumenti in pelle in cui Rory successivamente trova un dattiloscritto che..e da qui in poi è meglio guardare il film.

Opera prima dei registi Brian Klugman e Lee Sternthal su cui, effettivamente non c’è molto da dire sia rispetto al loro storico creativo (Brian Klugman risulta abbia partecipato come attore a Wishmaster, horror degli anni ’90, più altre pellicole ma c’è da immaginare si tratti di comparsate) sia quello stilistico, seppur si attestino ad livello dignitoso dal punto di vista visivo, anche se decisamente lontano da qualità mirabili. Per quanto riguarda la costruzione della indexcvstoria, al contrario, il film si presenta con alcune fragilità. Le pecche più grandi stanno proprio nell’allestimento di un superfluo gioco di racconti nei racconti, con voci fuori campo grevi e didascaliche, le quali appesantiscono la narrazione al punto da renderla macchinosa, rallentata e pure prevedibile negli sviluppi. Già solo per l’accanimento di Daniella (Olivia Wilde) a scoprire i misteri del talento di Clayton si ha il sentore di dove si vuole andare a parare e quale sarà il colpo di scena finale, se non nello specifico quantomeno nella sua direzione generale.

Tutto il resto sembra messo insieme prendendo a piene mani da idee già viste ma soprattutto assemblate in un numero superiore a quello che i registi sono stati capaciindexqwa di gestire senza perdere pezzi per strada e lasciare con la sensazione di non aver aggiunto nulla o di non aver cambiato niente nella vita dello spettatore. Si assiste ad una storia che di per sé poteva persino essere piacevole, ed effettivamente la è se spurgata di tutta la serie di futili passaggi tra finzione e realtà, ma che non ha sufficiente coraggio e finisce in un finale che non restituisce nulla dell’esperienza, neanche un’emozione, una morale, una catarsi o anche solo un senso di amarezza.. no, niente di tutto questo. Si assiste ad una messa in scena asettica e un po’ vuota, nonostante Bradley Cooper si disperi e pianga un sacco di volte. Va bene, c’è il tema della verità, della indexdedcreatività, dell’amore, e bla bla, ma sembra che cadano tutti dentro un’anfora vuota che ne fa uscire solo un debole eco e di cui tutta la sostanza si perde in un nulla di fatto in cui, dietro ad un tentativo di approfondimento, si finisce per non andare oltre le lacrime dei protagonisti.

Cast decisamente importante sulla carta perché oltre ai già citati si possono aggiungere anche Jeremy Irons forse il migliore (ma solo a tratti) insieme a Nora Arnezeder che, invece, sembra essere quella che si è giocata meglio il suo ruolo anche se penalizzata dal indexzxnon essere riuscita a bucare lo schermo e a diventare indimenticabile. Infatti già a fine film non si riesce a ricordare che faccia avesse. Da questo punto di vista Zoe Saldana lascia più il segno. Tutti gli altri, per quanto noti e famosi, risultano fiacchi oppure troppo sopra le righe per risultare credibili o plausibili. Olivia Wilde si fatica a notare la differenza di interpretazione con tredici del Dr.House mentre Bradley Cooper non sembra particolarmente in forma ma piuttosto un attimo lento a partire; probabilmente stava solo iniziando a carburare, infatti di lì a poco si sarebbe rifatto partecipando a Il lato positivo, Come un tuono, American Hustle, American Sniper e Joy.

Trascurabile e per nulla entusiasmante, tuttavia, più che adeguato per una serata godibile da zero impegno con qualche vaga necessità, anche solo accennata, di contenuti di fronte ad una storia infiocchettata con decenza.

Giudizio in minuti di sonno: Incredibilmente sveglio per tutta la visione al primo tentativo, roba che non accadeva ormai da parecchio e che non è giustificata per un film simile.

 

Secondo me....

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