Come una bestia feroce – Edward Bunker

Max Dembo è un galeotto in procinto di uscire di prigione per finire in regime di libertà condizionata. Seriamente intenzionato a “rigare dritto” realizza quasi subito quanto i buoni propositi gli verranno resi difficili per diversi motivi. Intanto Rosenthal, il poliziotto incaricato di controllarlo, si dimostra da subito diffidente e gli fiata continuamente sul collo imponendogli rigidamente lo stretto regime previsto dalla legge, poi la ricerca di un lavoro si dimostra molto ardua, visto che oltre a rapinare sono poche altre le cose che Max sa fare e per finire Continua a leggere

Ipse Dixit #3#

Lo stato italiano si trova in una posizione singolare perché mentre per numero di abitanti e per superficie dovrebbe annoverarsi fra le grandi potenze, per la sua forza effettiva questo stato vacillante, con l’amministrazione corrotta e malgrado ogni sforzo tristemente indisciplinato e per di più odiato dalle masse, anche dalla piccola borghesia, può a malapena considerarsi una potenza di second’ordine.”

Michail Bakunin 1873, (Stato e Anarchia, Feltrinelli, p. 16)

Eh si, nel frattempo le cose sono proprio cambiate parecchio.

Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza – Roy Andersson

Due venditori di denti finti da vampiri e maschere di carnevale incontrano diversi personaggi e storie che si alternano in una narrazione fatta di piccoli episodi brevi e..non c’è molto altro da dire, meglio guardare il film (forse).

Film vincitore del Leone D’oro al Festival del Cinema di Venezia 2014 per la categoria miglior film e osannato dalla critica in maniera quasi unanime, lascia oggettivamente abbastanza perplessi e sembra più che altro uno di quei prodotti fatti apposta per massacrarsi di rasponi intellettuali (che in effetti era pure l’intenzione di partenza di questa visione) e far parlare inutilmente Continua a leggere

Lo chiamavano Jeeg Robot – Gabriele Mainetti

Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) è un ladruncolo che durante un inseguimento finisce dentro al Tevere per evitare di cadere nelle mani della polizia. Così facendo entra in contatto con dei fusti di materiale radioattivo che, dopo avergli fatto trascorrere una notte tra atroci sofferenze, gli daranno una forza sovraumana. Prima che abbia tempo di accorgersi dei suoi nuovi superpoteri, il vicino di casa Sergio (Stefano Ambrogi), un ricettatore coinvolto in un piano di rapina ad un portavalori, lo assolda per Continua a leggere

Racconti fantastici – Ryūnosuke Akutagawa

Non sapendo da come cominciare a scrivere  di questo libro provo a lasciarmi ispirare dalla quarta di copertina: testualmente recita “Otto racconti fantastici di uno degli scrittori giapponesi più significativi del XX secolo per ritrovare la capacità di credere alle favole.” che é un po’ la frase ripetuta ogni volta in cui qualunque scrittore (frequentemente si usa per gli americani) decida di mettere insieme un’idea su carta. Meritevoli o meno di questo fregio, il punto è che ormai c’è un esercito di “uno degli scrittori più significativi del XX secolo” talmente folto (e diviso in plotoni per nazionalità) da rendere totalmente vuota l’espressione stessa. Questo per dire che sono parole al vento, una sottospecie di marketing precotto da piazzisti che rischia di Continua a leggere

#37#

Dopo 5 romanzi e sette storie brevi dedicate a Rocco Schiavone, Maurizio Gasparri scopre l’esistenza del vicequestore solo dallo sceneggiato televisivo.

Speriamo non impari mai a leggere o twitter rischierà il collasso.

#36#

A nemmeno pochi giorni dall’elezione di Trump appaiono i primi “lasciatelo lavorare“. Sapendo come era andata a finire con Berlusconi gli americani mettono già le mani avanti con le frasi fatte.

Ipse Dixit #2#

Il numero di parole conosciute e usate è direttamente proporzionale al grado di sviluppo della democrazia. Poche parole, poche idee, poche possibilità, poca democrazia; più sono le parole che si conoscono, più ricca è la discussione politica e, con essa, la vita democratica. Quando il nostro linguaggio si fosse rattrappito al punto di poter pronunciare solo si e no, saremo pronti per i plebisciti; e quando conoscessimo solo più i si, saremmo nella condizione del gregge che può solo obbedire al padrone.

Gustavo Zagrebelsky

(2005, Imparare Democrazia, Einaudi, pp. 35-36)

In tempi non sospetti..

Igiene dell’assassino – Amélie Nothomb

Prétextat Tach (un cazzo di scioglilingua tutt’altro che casuale..) è un vecchio scrittore, obeso e misantropo (“Non amo vedere gente. Vivo solo non tanto per amore della solitudine, quanto per odio verso il genere umano“), insignito del prestigioso Nobel per la Letteratura che scopre di essere prossimo alla morte a causa di un rarissimo cancro alle cartilagini. Per questo motivo decide di concedere delle interviste per la prima volta nella sua carriera. I giornalisti selezionati per l’evento sono cinque ma, uno dopo l’altro, verranno tutti distrutti psicologicamente dalla ferocia e dal cinismo dello scrittore che troverà filo da torcere solo nell’ultimo dei suoi intervistatori, una donna per nulla intenzionata ad accettare i crudeli giochi del vegliardo.

Partendo dal presupposto che è tutt’altro che facile gestire un romanzo costituito quasi interamente da dialoghi Continua a leggere

Perché NON guarderò più le serie TV

Bart : <<No, non fumo.>>

Lucia : << Perché? C’è un perché si fuma e un perché non si fuma.>>

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Ormai è dalla fine della sesta stagione di The walking dead, per inciso una delle più inutili mai viste in cui per 16 puntate non succede un cazzo di niente, che la mia frequentazione con le serie TV è stata messa in serio dubbio.

Era cominciato tutto un paio di anni fa con il pretesto di migliorare l’inglese perché qualcuno mi aveva suggerito che con le serie è più facile “ci sia abitua alle voci e poi non è indispensabile capire tutto.” Verissimo. E raccogliendo suggerimenti ho visto tutto Breaking Bad, Sons of Anarchy, The Walking Dead, Shameless, Black Mirror, Mr. Robot, Narcos, Ash Vs. Evil Dead, qualcosa del Doctor Who, di Life On Mars, di American Horror Story e ovviamente mi sono rispolverato Friends per l’ennesima volta perché non mi stanco mai di riguardarlo. Potrei riprenderlo con i dialoghi in russo e comunque saprei di cosa stanno parlando per il numero delle volte che l’ho rivisto.

Poi qualcosa è cambiato.

Vuoi l’ossessione per Continua a leggere