Del tuo pensiero m’inebrio
tra le alte vette ondeggianti
che mi gettano in volo, leggero,
tra cuscini di nuvole in un cielo
terso, sfuggente, che mi spinge a terra
d’un balzo, lasciandomi il respiro nel cuore.
Il tempo dilata l’attesa, l’attesa aumenta il dolore
prendimi per mano, dai, in volo!
Sorridi con gli occhi, e ridi con le fossette,
mano nella mano con te, mia cara,
continuo a volare su distese infinite,
percorrendo binari senza fine; sfinita
la mia anima in pezzi, declama ai tuoi piedi
una subitanea, implorante, preghiera:
“Basta montagne russe che vomito, cazzo!”
Stupenda.. e profonda dietro l’ironia apparente del finale…
Sei molto gentile anche se non so se la definirei in quei termini visto che voleva essere più che altro un gioco.. 😉 Invece mi è piaciuta molto la tua favola della bambina che cammina sulle mani, complimenti..
Grazie 😀
🙂
Era un po’ che non scrivevo stupidaggini.. di questo tipo.. 😉