In un afoso pomeriggio vedo tre bambini con un palloncino per ognuno. Sono due bambine piccole, di due anni e di quattro. Il fratellino più grande invece ha cinque anni. Nel giardino ognuno gioca con il suo colore. Le cose che più ci piacciono e ci divertono non durano mai in eterno e il palloncino della piccola di quattro anni le scoppia in mano senza motivo.
Il fratellino maggiore la guarda un attimo e le dà il suo senza pensarci.
Con un sorriso appena accennato.
Non so se ogni volta in cui sarai buono la vita riconoscerà i tuoi meriti con un premio, magari migliore di una macchinina, o se invece si approfitterà di te e della tua bontà ma, se l’infanzia è lo specchio di quello che saremo in futuro, caro Luca, spero che tu rimanga sempre quello che sei.