Elsa e Anna sono due giovani sorelle figlie dei sovrani di Arendelle, un regno del nord situato dentro ad un fiordo. La prima è destinata ad essere regina e possiede un potere particolare che la rende capace di controllare il freddo, ghiacciare le cose o produrre neve con la sola imposizione delle mani (tipo il Mago Oronzo). Tuttavia non è in grado di contenerne l’impatto potenzialmente pericoloso e infatti mentre gioca ferisce inavvertitamente Anna. Il re e la regina la portano d’urgenza dai troll per curarla e per farle dimenticare le capacità di Elsa, a cui invece impongono un rigoroso isolamento per non fare più danni. Le due crescono e quando i due sovrani muoiono a seguito di un viaggio, Elsa viene incoronata regina ma lo stesso giorno della cerimonia perde il controllo e…da qui in poi è meglio guardare il film.
Vincitore di due premi Oscar 2014 per il Miglior Film di Animazione e per la Miglior Canzone, a prescindere da questo (che non rappresenta necessariamente un punto a suo favore) è decisamente un cartone animato meritevole, in stile Disney con i soliti ingredienti strappalacrime canonici da diabete istantaneo ma che, nonostante questo, non risulta poi così scontato e prevedibile. Conoscendo i precedenti durante la visione viene da farsi qualche domanda, visto che i plot degli altri classici seguono un canovaccio piuttosto preciso, e basterebbe ascoltare questi pensieri per prevedere alcuni risvolti, che risultano invece piuttosto inaspettati. Il tratto Disneyano che invece è stato portato malauguratamente ad un eccesso insopportabile sono i pezzi musicati. Madonna santa, qualunque cazzata succeda diventa un pretesto per mettersi a cantare (l’inverno, i pupazzi di neve, l’incoronazione, l’incontro.. e questi sono i primi cinque minuti di film, mancava solo la canzoncina per l’accompagnamento al tragitto tra il bagno e la camera da letto, ecchecazzo!) ed è una scelta veramente insopportabile (in particolare per chi scrive che detesta i musical e ha crisi di nervi quando nei film gli attori cantano per più di 5 secondi) che forse sarebbe servita di più se fosse andata a riempire qualche vuoto nella parte centrale.
Il canovaccio fallocentrico non viene rispettato (ma già negli altri film si sentiva odore di rinnovamento) e in “Frozen” le due eroine sono realmente protagoniste e padrone del proprio destino senza che ci sia l’uomo a decidere per loro. Anzi, la componente maschile fa da tapezzeria ed è subordinata perché non è da Hans o da Kristoff che dipende lo svolgimento; Anna ed Elsa sono due personaggi che hanno la loro indipendenza e non devono aspettare che qualcuno le vada a salvare, hanno l’iniziativa e la determinazione dalla loro parte. Per quanto riguarda i costanti teatrini comici, questa volta sono assegnati all’immancabile personaggio secondario di ogni pellicola, qui nei panni di un pupazzo di neve di nome Olaf che non è particolarmente brillante (nessuno potrà mai eguagliare Anacleto) ma regala qualche risata e momenti divertenti.
Tra i doppiatori del cast originale la voce di Anna è quella di Kristen Bell che, per quanto nota perlopiù per Veronica Mars (lo seguivo solo quando avevo bisogno di una scusa per non mettermi a studiare), in realtà ha in attivo parecchie partecipazioni a diversi film, mentre quella di Elsa è Idina Menzel la quale è anche l’interprete della canzone “Let it go“, che ha vinto appunto l’Oscar, di cui consiglio una geniale versione alternativa sul sito di Sailor Greco dal titolo “Frigida“, che è stato il vero motivo per cui mi sono messo a vedere questo film (e che sto ascoltando anche ora : “NON LA DO, NON LA DOOOOOOO!”), senza che alla fine abbia trovato motivi per cui pentirmene.
Frozen porta avanti una nuova generazione di eroine distanziandosi da vecchi modelli, con qualche sorpresa ma tenendo, purtroppo, alta la zuccherosità e utilizzando veramente troppe, ma proprio troppe, troppe scene cantate. Ciononostante da vedere (anche se non potrà mai raggiungere Shrek, ma solo nella mia classifica personale perché in quanto ad incassi è attualmente il 12esimo film con maggiori incassi nella storia).
Giudizio in minuti di sonno : sveglissimo.
Recensione pregevole ma… freddina! 😉 visto che scrivi dell’insofferenza per i pezzi musicali, mi chiedo come farai con un sacco di roba che passa sullo schermo: dai film, serie tv, cartoni cult tipo Simpson…!
Sono più entusiasmato per la canzone di Sailor Greco che per il film… e poi volevo stare in tema! 😉
Infatti soffro tantissimo appena sento una musichettina che parte..
Quella canzone è wow! 🙂 io suggerisco terapia d’urto! 😉
12ore di Mary Poppins a ripetizione! 😛
Meglio morire.
Io amo Frozen!!!!!!
Amo anche la canzone!!!!
Credo sia piaciuto più a me che a mio figlio 🙂
E confesso che non sono andata al cinema a vedere la versione Karaoke, solo perché non sapevo che lo proiettassero anche quì!!!! 😦
Beh, è carino effettivamente! La canzone è decisamente intrigante! Mi è rimasta in testa per un paio di giorni (la versione rifatta però.. 😀 )!
ahahaha! Io nemmeno sapevo esistesse la versione karaoke ma non potrei comunque mai vederla senza essere sedato! 😀
Eh no…..da sedato non potresti cantare!! 😉
😀 Ma potrei sopportare che siano altri a farlo!
Se venissi al cinema con me, garantisco che canteresti!!!! Mi dovresti sentire quando vado a vedere i musical…ahah!! 🙂
ahahaha! Non reggo qualche breve pezzo cantato e ballato figurati i musical! 😀
Io li canto dall’inizio alla fine 🙂
Lo sapevo che avevamo un tratto praticamente in comune: l’odio verso i musical. ahahah. De dio se sono insopportabili! Sti americani (e mi sono dovuto sorbire a suo tempo anche una settimana di film indiani) hanno ‘sta maledetta abitudine di gettare la parte cantata nel cartone animato. Persino i miei amati Simpson ci cascano… una cosa stucchevole.
Non ce la posso fare… appena cantano sento la noia scorrere potente nelle mie vene..
Decisamente… insieme al disgusto! Mi viene il mal di mare…
Io ho letto solo la storia, grazie ai nipotini, e mi è piaciuta molto. Mi manca il film ma visto il post direi che lo andrà a vedere!
La storia originale ho letto che è diversa rispetto a quella del cartone animato (essendo Disney è più “positiva” diciamo) però il film merita.. mi saprai dire tu quali sono le differenze allora!! 😉
Mi hai fatto venire in mente il mio migliore amico che odia i musical, cosí quando andammo a vedere Sweeney Todd gli chiesi cosa gli fosse piaciuto del musical e lui: “Tutto tranne le canzoni” xD è come ordinare un cheeseburger senza formaggio e senza pane, per fare una citazione colta xD
Ho apprezzato molto questo film ma ma allo stesso tempo c’erano diverse cose troppo diabetiche (tipo i damn troll, che odio!); da disneyana incallita, sto odiando i sidekick che tirano fuori ultimamente… Il pupazzo di neve è il male, per quanto mi riguarda. A parte l’inarrivabile Anacleto, tantissimi altri aiutanti passati facevano ridere; qui le battute ci provano, ci provano davvero troppo! Ti consiglio comunque di guardare l’Honest Trailer di Frozen su YT… È fantastico xD
Avrei detto la stessa cosa! 😀
Non posso che concordare..il pupazzo non l’ho detestato ma nemmeno credo che meriti di essere ricordato…
Bellissimo!!! 😀 Non l’avevo mai visti gli Honest Trailers! XD
Sono bellissimi molti di quei trailer! Una delle tantissime cose su YT col magico potere di fottere pomeriggi alla gente… Oltre, naturalmente, alle decine e decine di cover di Let it go 😛
ahahahah! 😀