I segreti di Osage County – John Wells

Violet Weston (Meryl Streep) è una donna malata di cancro che vive con il marito Beverly (Sam Shepard) nella contea di Osage. L’improvvisa sparizione dell’uomo costringe le tre figlie, Barbara (Julia Roberts), Ivy (Julianne Nicholson) e Caren (Juliette Lewis) a riunirsi nella casa natia per cercare di capire dove potesse essere finito. I problemi irrisolti della vita di ognuna vengono accentuati dal     ritorno in famiglia e dalla madre completamente senza controllo, la cui malattia ne stava accentuando i tratti disfuzionali (per non dire molto semplicemente che è fuori come un balcone) e 49166la riunione forzata farà rimergere disappori e segreti che.. da qui in poi è meglio guardare il film.

Meryl Streep veramente bravissima nel ruolo della madre impazzita che alterna sfuriate a momenti di disorientamento totale. Ineccepibile e oggettivamente fenomenale. Julia Roberts fintissima e poco credibile con trucco e parrucco intonsi anche dopo il catfight con la madre. Mentre la prima ha sempre il volto stravolto dalla vita, tutte le altre protagoniste non sembrano mai nemmeno sfiorate dalla tragegia (eppure ce ne sono anche parecchie) in nessuna circostanza. Ewan McGregor fa da tappezzeria e Dermot Mulroney lo nomino solo perché aveva recitato in Friends nel ruolo di Gavin Mitchell, collega/amante di Rachel.

Il film è un drammone pesantissimo di quelli che vanno a scavare in tragedie di famiglie ormai alla deriva di cui vengono svelati segreti inenarrabili nascosti sotto la patina dell’apparenza (e già l’apparenimagesmza di suo era per niente incoraggiante). Il vero problema è che non racconta nulla di nuovo e cerca di stupire con colpi di scena che sono ormai inflazionati e mezzucci da carenza di idee. Non voglio dire nulla per non spoilerare ma certe carte mi pare che vengano fuori con una precisione imbarazzante quando non si sa che pesci pigliare e si vuole stupire a tutti i costi con una cosa talmente inaspettata da risultare totalmente banale e perfettamente prevedibile. Lo spaccato di questa famiglia è probabilmente molto realistico ma appesantito eccessivamente da una sofferenza che non appare comeimages genuina ma, appunto, recitata e spesso troppo sopra i toni. C’è qualcosa di troppo hollywoodiano e di poco autentico nell’insieme del film. Va a rovistare in tante tematiche ma è come andare a ravanare nella spazzatura tirando fuori scarti a caso senza provare a metterli insieme per dargli una forma migliore ed elevata (non è necessariamente la natura del materiale che si usa a fare la differenza ma la capacità di amalgamarla sotto l’egida di un’idea funzionante). Gli attori di per sé potrebbero anche convincere, è il film che manca di anima e di spunti originali. Le situazioni che propongono humor sono qualcosa di già visto e non danno valore aggiunto in termini di vitalità e realismo, nell’intenzione di smorzare l’atmosfera stagnante della tragedia. Strappano qualche sorriso ma solo per contrasto al clima asfittico.

Senza Meryl Streep sarebbe un film superfluo ma, per quanto il ruolo le sia valso laindexn candidatura per l’Oscar come migliore attrice protagonista (meritata) e per diversi premi (tra cui Golden Globes come migliore attrice in un film commedia o musicale [che suppongo non abbia vinto per il solo fatto che “I segreti di Osage County” non rientra in nessuna delle due categorie, è come mettere Einstein a correre la maratona di New York, sarà pure un genio ma se lo metti fuori dal suo posto congeniale difficilmente potrà combinare qualcosa..) di certo non può fare il miracolo di trasformare un film anonimo e trascurabile in un film rispettabile.

Giudizio in minuti di sonno : Nonostante fossi al cinema, pisolino di unindexa durata non quantificabile ma sicuramente non determinante nella comprensione del plot. Perdo qualche breve pezzo non fondamentale e mi risveglio durante la sfuriata di Violet che riporta la mia attenzione e il mio interesse a livelli accettabili, infatti da quel momento in poi l’intensità del film inizia finalmente a crescere. Insieme a “Dallas Buyers Club” e “The Grand Budapest Hotel” fa parte della mia personalissima trilogia in lingua originale con i sottotitoli in francese che termina qui.

15 pensieri su “I segreti di Osage County – John Wells

  1. Amo questo film…amo la magnifica interpretazione della Dea della recitazione (anche se monotono, io spero nell’Oscar), mi ha colpita molto anche il talento della Roberts che in questo film è particolarmente rivelato.
    Bella ovviamente la storia, e la fotografia…
    Ciao 🙂

    • Meryl Streep è oggettivamente inattaccabile e intoccabile, non c’è nulla da dire. Sulla Roberts non sono d’accordo perché non la trovo mai troppo convincente. Sul resto non mi ripeto perché ho già scritto quello che penso nel post e andiamo sulle opinioni personali quindi sono sempre molto discutibili.. 😉 La fotografia ho visto senza dubbio di molto meglio in altri film (o quantomeno non ho visto nulla che la rendesse particolare o che la facesse emergere in un modo tale da ricordarlo per quell’aspetto). The Grand Budapest Hotel (per citarne uno recente) da quel punto di vista è molto meglio..Sorrentino è uno di quelli che mi fa impazzire per quanto cura l’aspetto visivo dei suoi film.
      Grazie mille per il commento! 🙂 Sono sempre contento quando c’è occasione di parlare di cinema! 🙂
      Ciao!

                    • Avevo scritto la recensione qui https://emporiocircolare.wordpress.com/2013/05/28/django-unchained-quentin-tarantino/ e c’è anche in parte quello che penso su di lui, scritto quà a là.. In breve penso che pur essendo un bravo regista (non posso negarlo) stia vivendo molto di rendita dai suoi primi successi…Pulp Fiction e Le iene sono entrati nella storia ma da lì in poi secondo me non ha fatto dei grandi capolavori, anche se vengono trattati come tali solo perché è Tarantino.. tu cosa ne pensi invece?

                    • Leggerò il tuo post dopo, così non mi condiziona 🙂
                      Su Tarantino sono in linea col tuo pensiero, i film che menzioni sono un cult, ma ritengo sia anche perché ci sono attori Cult, uno su tutti Tim Roth (lo amo alla follia). La saga di Kill Bill ad esempio non mi è piaciuta, sarò controcorrente, lo so, ma mi ha lasciato in mente solo scene di violenza splatter estrema e una bella colonna sonora (questo riconosciamoglielo, ha gusti musicali eccellenti).
                      Django è una cosa particolare invece.
                      Ha rivisitato un capolavoro del genere, e l’ha fatto secondo me in modo sorprendente. Ha mantenuto i suoi amati schizzi di sangue ma li ha inseriti bene in un contesto già delineato dalla trama stessa, a mio parere ha esasperato le scene giuste, senza strafare. I personaggi si sono ben calati nella via di mezzo che secondo me è il suo film, tra Django (l’originale) e Pulp Fiction…con dialoghi essenziali e un po’ coatti, rudezza, virilità, indifferenza, amore…tutto portato all’estremo. E poi anche qui, il cast è di quelli che reggono interi film da soli.
                      🙂

                    • Mi saprai dire.. 🙂
                      Sono fondamentalmente d’accordo sia sugli attori che sulle scelte musicali di Tarantino che, ammetto, non ha eguali..
                      Credo comunque che sia ampiamente sopravvalutato pur non essendo un incapace e ormai sono sempre le solite cose, cambia solo la trama..

Secondo me....

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