Ralph Spaccatutto è l’antagonista cattivo del videogame da salagiochi “Felix Aggiustatutto” in cui il protagonista (Felix appunto) ripara ai danni da lui fatti al condominio Belposto. Ralph un giorno però si rompe i coglioni di essere sempre il cattivo bistrattato e decide di dimostrare a tutti di essere anche lui un eroe. Si intrufola allora in un altro videogioco (Hero’s Duty) per conquistare la tanto agognata medaglia. Ci riesce ma, essendo un casinista, viene aggredito subito dopo da un pericoloso scarrafone neonato, da lui stesso risvegliato, con cui finisce per essere sbalzato in un terzo videogioco (Sugar Rush). E qui la medaglia gli viene soffiata da Vanellope, un glitch del gioco, che la usa per poter partecipare alla corsa… e qui mi fermo.
Piccolo inciso: “glitch” significa indicativamente “problema tecnico” ma nei videogiochi è riferito ad errori nella programmazione che portano a difetti grafici o di visualizzazione che in alcuni casi possono essere usati per avere dei vantaggi durante la partita (Il sottoscritto quando giocava alla Play Station con Tekken 2 [Preistoria. E dire che ai tempi sembrava straevoluta rispetto ai vecchi giochi a due dimensioni] ne usava uno [anche se non mi era proprio ben chiaro cosa lo scatenasse] che faceva finire il personaggio sulla parte alta dello schermo, così si evitavano i colpi dell’avversario. Il problema era che dopo un paio di volte diventava una specie di grumo indefinibile che saltava senza controllo ovunque nello spazio di gioco e vanificava tutta la partita. A volte spariva letteralmente e rimaneva l’avversario comandato dalla consolle che girava da solo come un’imbecille.) e che ho scoperto si chiamano in questo modo proprio guardando questo film. In sostanza l’ho scritto per me.
Dopo Shrek l’originalità dell’obiettivo di vedere il mondo dal punto di vista del cattivo è andata un attimo a farsi friggere perché ormai l’animazione è piena di film di questo tipo che alla lunga (se non già da adesso) rompono abbastanza le palle. E’ stato trovato un filone che funziona e tutti cercano di sfruttarlo fino all’osso. Del resto lo aveva fatto anche Manzoni e non è un caso se, in fin dei conti, il personaggio meglio riuscito di tutti i Promessi Sposi fosse proprio “l’innominato“. Prima di Shrek eravamo tutti intossicati da melense e stucchevoli storie d’amore (che apprezzo sempre a dire il vero) e talmente invasi dalla prevedibilità della dolcezza che ad un certo punto qualcuno si è detto “ma se il cattivo fosse un po’ meno stronzo e dalla personalità più complessa e sfaccettata?”. Ed è così che sono nati dei personaggi più simili a noi, più umani. E spesso anche più pregevoli perché escono dal piattume ed aggiungono drammi, ambivalenze e vissuti reali. In fin dei conti a tutt
i è capitato di essere emarginati, di sentirsi esclusi; i belli e fighi alla lunga stanno parecchio sulle palle. E’ facile vincere tutto quando sei bello, ricco, forte o chissà che altro. Invece non è mica facile farsi amare quando sei un orco! Ralph Spaccatutto non ha le gag e l’ironia di Cattivissimo Me (Primo e Secondo) e nemmeno il cuore di Shrek (si, lo so, sono fissato), però si lascia vedere. L’attenzione è incentrata più che altro sulla trama, sugli avvenimenti e sul processo di evoluzione del suo protagonista; a tratti riesce anche a toccare, seppur in maniera sorniona e a volte scontata, facendo leva su sentimenti prevedibili, andando comunque a segno in maniera inaspettata.
Il messaggio di questo tipo di film è sempre positivo e quindi indispensabile, da difendere a priori. Non è poi così difficile vedere tutto come una metafora delle diversità. Per un bambino. Perché certi adulti credo che neppure guardandolo cinquanta volte potrebbero arrivarci, ma questo è un altro discorso. Andare oltre le apparenze e, a volte, accettare la propria natura. In fin dei conti Ralph è molto più buono ed eroico nel suo ruolo di cattivo di quanto non lo fosse recitando una parte non sua. Ma a volte tocca recitare la parte del cattivo e accontentarsi di godere in qualche piccolo spazio di serentà tra momenti imprevedibili.
Il 52esimo classico Disney non è proprio eccelso ma c’è di peggio. Non ha grande personalità ma le citazioni dagli altri videogiochi sono apprezzatissime.
Giudizio in minuti di sonno : Neanche uno. Deve avermi aiutato il fatto che dovessi ancora mangiare.
A me non è dispiaciuto come cartone. Ce ne son di peggio 😉
Nemmeno a me! Ma non mi è dispiaciuto senza entusiasmarmi.. assolutamente! 😉
😉
Ralph e Vanellope mi sono entrati nel cuore, sarà che io un po’ con quella bimbetta ci prendo parecchio 😛
Comunque cavolo, Shrek no, non lo batte nessuno.
🙂 Vanellope e Agnes di Cattivissimo me sono adorabili.. 😉
É irraggiungibile.
Adorato alla follia Ralph Spaccatutto, lo ammetto eheh Il trailer non mi aveva neanche incuriosito, poi come da tradizione sono andato a vedere il Disney di Natale e mi sono innamorato al primo sguardo (anche se mi sono emozionato forse più per il corto Paperman!). E poi che ansia Re Candito nell’ultima trasformazione! Mi è dispiaciuto solo che a Ralph sia stato scippato l’Oscar dal cugino Ribelle della Pixar, che ho trovato carino, ma non molto eccelso…
Ps. anche io ho scoperto cos’era il glitch durante il film (così come moltissimi videogiochi che neanche conoscevo XD)
Pure a me il trailer aveva fatto lo stesso effetto ma poi mi sono ritrovato a guardarlo ugualmente però senza adorarlo alla follia.. 🙂 Paperman è bellissimo! Quello è stato un vero colpo di scena, non me l’aspettavo.. Ribelle non l’ho visto quindi non mi posso esprimere, però rimedierò prima o poi..
😀
Eheh da fan Pixar (anche se gli ultimi iniziano a essere carini, non belli eheh) Ribelle vanta belle ambientazioni, tecnica e colonna sonora, ma per il resto è un film che si lascia guardare senza infamia e senza lodi. Diversi critici paragonando Ralph e Ribelle hanno detto “Ralph sembra un film Pixar eppure è Disney; Ribelle sembra un film Disney ed eppure è Pixar” eheh