Cattivissimo me – Pierre Coffin/Chris Renaud

Gru è un supercattivo la cui supremazia criminale viene adombrata dal peggior furto mai commesso: qualcuno ha infatti sottratto la piramide di Cheope e l’ha sostituita con una riproduzione gonfiabile. Con la complicità del suo braccio destro, il Dr. Nefario, e del suo esercito di stupidissimi aiutanti, i Minions, decide allora di intraprendere il peggior piano criminale mai ordito e rubare la luna. Si reca alla Banca dei Cattivi (a ben vedere, indistinguibile da tutte le altre. Questo direttore sembra molto più rassicurante e comprensivo di quelli reali) per farsi fare un prestito (tempo di crisi anche per i criminali) ma

gli viene imposta la clausula di possedere il raggio restringente prima di poter ottenere qualunque forma di denaro (più qualche ostacolo per via di una latente forma di nepotismo, malattia che fa moltissimi danni ma, curiosamente, nei confronti di chi non ne è affetto). Il dispositivo gli viene però soffiato da Vector, il supercattivo con cui è in lizza per il primo posto in graduatoria di malvagità. Non riuscendo ad entrare nella casa supersorvegliata di questo, trova il cavallo di troia in tre piccole orfane, Margo, Edith e Agnes, che hanno accesso libero alla residenza poiché vendono biscotti a Vector. A questo scopo le adotta e le rende incosapevolmente partecipi del suo piano per rientrare in possesso del raggio restringente. Libero di attuare il peggior furto che la storia ricordi, Gru a questo punto…. meglio guardare direttamente il film.

Il primo prodotto della casa di produzione Illumination Entertainment, ma controllata dalla ben più nota Universal Pictures, è semplicemente stupendo. Originale, con tempi comici impeccabili in tutte le batture e con gag veramente gustose. Ironico e intelligente, non annoia mai, non ha tempi morti e tutti i personaggi sono ben riusciti e in perfetto equilibrio l’uno con l’altro. I Minions sono di una stupidità adorabile mentre il Dr. Nefario e Vector si impongono come esilaranti comprimari per Gru (una specie di Penguin più slanciato), che conquista già dalla sua prima apparizione. Il titolo italiano lo vorrebbe “Cattivissimo” ma in realtà il titolo originale (“Despicable Me“) lo additava più che altro come deprecabile, moderatamente stronzo insomma, ma senza esagerare (Come in effetti si rivela da subito, è solo un pacioso misantropo). Lontano dalla malvagità fin dalle prime trovate (una simpatica canaglia dispettosa) diviene evidente già da subito quale sarà il resto dello svolgimento del film e, tutto sommato, va decisamente bene così. In alcuni casi non è la storia a fare la differenza ma il modo in cui viene raccontata e qui viene fatto magistralmente. E poi un cartone animato deve finire bene (Non mi sono ancora ripreso dopo aver visto lo straziante “Una tomba per le lucciole“), cazzo.

Dopo anni di monopolio stucchevole di principesse Disney (cambiando clichè con gli anni: principessa passiva in attesa del principe, poi principessa attiva e principe da tappezzeria e varianti disparate ad anni alterni) ultimamente la tendenza è quella di esplorare nuove storie che si discostino dal “già visto ma in una forma leggermente diversa” per proporre qualcosa di “meno piatto e semplicemente diverso”. Questo film rientra a pieno titolo nella cetegoria delle Animazioni di notevole pregio insieme a “Shrek” (fantastico!), “L’era glaciale” (scrat indimenticabile!), non a caso entrambi con diversi seguiti, tutti più o meno riusciti, e ad altre perle come “Gli incredibili“, “Up” e “Wall-E“.

In un panorama ormai comandato da Dreamworks e Disney – Pixar pare ci possa essere anche un grande spazio di sviluppo per Illumination Entertainment che con questa prima animazione si mette già alla pari con i diretti concorrenti e a cui non resta che consolidare il proprio territorio.

Assolutamente da vedere (e rivedere!) e da accogliere nell’olimpo dell’immaginario comune. Voglio i Minions. Oppure il cane/mostro. Sono indeciso.

Giudizio in minuti di sonno: Pisolino di mezzora dopo meno di venti minuti dall’inizio. Si ritorna indietro e dopo dieci minuti buio. Mi risveglio due ore e mezza dopo, riavvolgo e finalmente riesco a finire.

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