Cervello pigro e spento. Un sopore da sinapsi intorpidite. La noia e nemmeno la voglia di pensare. Un solo pensiero che gira un po’ come un’impressione indefinita e senza forma. Noiosa pure lei. Come se tutto si riassumesse in una canzone.
Giusto, ecco, una canzone.
Ci sono quelle canzoni che si ascoltano per riempire il tempo, quelle che si ascoltano per gli stati d’animo e quelle che in realtà non sono altro che una lunga preparazione di attesa per arrivare ad ascoltare due intensi secondi, solo una manciata di parole e niente più. Come se il resto non fosse nulla che vada oltre un’atmosfera vaga di quelle note risicate, le uniche ad avere un senso. Quell’istante che emoziona in cui si sfoga tutta la tensione accumulata fino a quel momento. Una climax (non mi abituerò mai al fatto che sia femminile) simile ad un orgasmo. E ti sciroppi tutto il resto solo per arrivare in quel punto, con un prurito sotto la pelle ed un brivido lungo le braccia. Constatando che senza quelle due note la canzone non avrebbe significato e che senza il resto della canzone le due note non farebbero nessun effetto.
E poi finalmente ti svuoti.
Bah.
“Wake up young man, it’s time to wake up…”
Questa mi fa venire in mente te.
Oggi è una splendida giornata! Procedo con la sedazione…
Bella. I Mad Season mi erano sfuggiti. C’era qualcosa di famigliare e appena ho sentito la voce mi è venuta voglia di ascoltare Down in a hole.
Respira..
Vedi quante cose te imparo?
Procedo con possente sedazione anche stamane.
Prestami chili e chili di nebbia.
La nebbia è pericolosissima, non sai mai dove ti può portare!
Guarda, alla fine, sticazzi.
Damme la nebbia… Nebbia for ever!
ahahahahah..
E io che sputavo sulla nebbia disprezzandola…
Nebbia=oro.
Vabbé, ora non esagerare che poi mi preoccupo..
No no, tranquillo. Adesso sì che puoi star tranquillo.