Dopo un confronto liberatorio in cui sono emerse alcune realtà seppellite, la sensazione che segue è quella di euforia. Viene da sorridere. La consapevolezza di aver detto “la vita è la mia” senza che questo abbia comportato alcuna conseguenza tragica è piacevole. E’ uscito un altro scheletro ma non importa. Aveva lasciato segni, ma ora è lontano, anche se è lì, sotto i miei occhi. Non so cosa ci sia nel mio futuro, parzialmente nemmeno mi interessa.
E mi viene in mente quando festeggiavo la fine della scuola ascoltando “Given to fly” dei Pearl Jam. Mi sentivo liberato. Ed è sempre rimasta come la canzone della libertà. E ora mi chiedo con quale canzone dovrei festeggiare: Jump, Baba O Riley, Imagine, Rebel Rebel, Whatever (siano maledetti i pubblicitari che usano certe canzone per venderci le loro puttanate [mi passa la voglia di sentirle se le associo ad un brand o ad una marca. Dovrebbero vietarlo per legge]), l’Ouverture 1812, Learning to fly, Nitro.
Invece mi fermo un attimo su Yellow Ledbetter e realizzo che non riesco a farmi venire in mente nessun’altra canzone.
Solo Whatever.
Affanculo la pubblicità.
Mi concentro solo sulle parole.
E mi godo la canzone.
Perché quella è la canzone di questo momento.
Bello liberarsi,abbattere i paletti. Bello farlo accompagnati d musica.
Piacere totale. 🙂
Ebbravo! Bastava anche solo la parola “consapevolezza”.
Ce piaci così. E anche non così.
Hai ragione, il resto è cornice.
Quanta indulgenza.. 😉
Ah, la musica!! La grande consolatrice. La grande amica.
Io proporrei anche una I AM MINE, sempre dei Pearl Jam… ci starebbe… eheheh (soprattutto per la tua frase “la vita è la mia”).
Assolutamente. In tanti momenti mi ha aiutato, mi ha fatto compagnia e ha fatto da colonna sonora di fondo.
Perfetta anche lei! Chissà perché non mi è venuta in mente.. forse sono state le sfumature malinconiche..
Parole sante!
Non lo so, a me, leggendo il tuo testo (almeno la parte iniziale) mi è venuta immediatamente in testa I AM MINE.
Una frase così… usata e non nuovissima forse, ma ha sempre il suo fascino
I know I was born and I know that I’ll die
The in between is mine
I am mine
Non faccio testo perché sento(ivo) malinconia ovunque.. 🙂
Concordo, semplice ma efficace. E soprattutto, vera!
Jim Morrison si oppose fermamente ad una proposta di associare non mi ricordo quale canzone dei Doors alla pubblcita di una macchina.
Ha fatto bene, si rovina tutto.
Whatever.
🙂
Assolutamente si! Mi risultano inascoltabili ma ci farò il callo..
Piacere di ritrovarti.. 🙂