Mia sorella è una foca monaca – Christian Frascella

christian_frascella_coverEra da qualche anno che volevo leggerlo.

Avevo iniziato il primo capitolo in regalo con Repubblica, o più probabilmente Il venerdì, ma non l’avevo più comprato. Ma mi era rimasta la curiosità visto che mi era piaciuto. Veloce ironico e soprattutto leggero. Mi sale la voglia di leggerlo mentre in realtà mi sto dedicando ai Fratelli Karamazov (ma mi rifiuto di fare un commento/recensione futura, qualcuno ci ha fatto una tesi e io non ho tutto questo tempo), ma decido di mettere in stop il russo e concedermi un intermezzo alternativo e rilassante.

Non ho proprio voglia di sforzarmi a pensare o tenere la concentrazione. Finalmente lo leggo. Lo stile è ironico e veloce e la lettura scorre senza intoppi; niente letteratura, siamo nel puro intrattenimento. Ogni tanto ci vuole altrimenti ci si rompe i coglioni. Ho sempre odiato chi si ammazza di grandi scrittori per darsi un tono. Siamo in zona Licalzi, Brizzi, Ammaniti, per intenderci. La storia è quella di una adolescente quasi maggiorenne sbruffone e bullo. Ma di quelli che si credono picchiatori quando in realtà le prendono da tutti. Ma non è odioso, le sue sparate sono quelle di chi cerca di abbellire la realtà e sé stesso insieme ad essa. Perché come dice alla fine “La verità era ancora più orrenda delle balle che raccontavo“. Ed è per questo che non si riesce a biasimarlo quando racconta cazzate in giro o si pavoneggia di cose inesistenti. Perché ogni sua vittoria apparente, in realtà, è sempre una presa in giro da parte di qualcuno, coetanei, anziani, la vita e, nonostante l’apparenza, ne è ben consapevole.

Il padre è un alcolista, la madre è fuggita con un benzinaio molto più giovane di lei, la sorella è timorata di dio e la ragazza che gli piace lo stende quando si incontrano per la prima volta. E non c’è solo questo ma tutto il resto: compagni, risse, lavoro. In qualche modo bisogna salvarsi da una realtà del genere prima che l’evidenza annichilisca. Chi non cercherebbe di abbellire una realtà simile? Ed è spesso conscio di questa sua difesa. Per questo si capisce che c’è dell’altro in questo ragazzo. Il percorso del protagonista è di formazione, ed è palpabile. Inizia adolescente e finisce uomo. Non è più lo stesso di cui si legge all’inizio.

E’ disilluso e consapevole.

Pur rimanendo ovviamente un cazzone totale. Ma di quelli orientati su buone strade.

E’ facile riconoscersi in un personaggio del genere, con i suoi dissapori e disagi da adolescente, le sue sconfitte e la totale incapacità di comunicare con l’altro sesso. In cui, a proposito, echeggia alla fine la stessa morale di “Provaci ancora Sam“: essere sé stessi è sempre la scelta migliore per tutto, amore, lavoro, famiglia.

Detto questo, non stiamo parlando di un capolavoro, ma sicuramente di un buon libro, perché dove c’è ironia c’è intelligenza.

2 pensieri su “Mia sorella è una foca monaca – Christian Frascella

  1. Vorrei tanto saper il nome del ragazzo in copertina… E’ il sosia di mio figlio.. Così..per curiosità..Il libro comunque l’ho letto appena uscito e mi è piaciuto. Un pò da ragazzi ma molto piacevole.

Secondo me....

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