Proseguendo con i riferimenti, questa volta ho trascinato in causa un bel racconto di Ammaniti dalla raccolta “Fango” in cui veniva, appunto, narrato l’ultimo dell’anno degli inquilini di un’intera palazzina e di tutti gli intrecci delle loro storie.
Quello di quest’anno doveva essere l’ultimo capodanno dell’umanità, o meglio, il precedente doveva esserlo nel caso in cui questa fantomatica profezia Maya sulla fine del mondo (ma diceva veramente così?) si fosse rivelata esatta (non è stato così, ma che sorpresa!), ma nonostante questo non è avvolto da un qualche sapore diverso.
Sarà il solito capodanno di merda come tutti gli altri. Continua a leggere